giovedì 28 giugno 2012

Movimentiamoci con i DRINK TO ME!


I drink to me sono 4 ragazzi. 4 scatenati, colorati, movimentati, scapigliati ragazzi. Loro sono Marco Jacopo Bianchi (vocals, synths, guitars, sampler, percussions),Carlo Casalegno(synths, bass, sampler),Francesco Serasso (drums, tenori-on, kaosspad, percussions) e Roberto Grosso Sategna (percussion sampler, bass, backing vocals).
Dopo due anni da "Brazil"(disco amatissimo da pubblico e critica) e dopo il tour europeo dove sono arrivati a condividere il palco con gli EDITORS ritornano con "S" l'ultimo nato in casa DRINK TO ME. In questo disco si percepisce che alla base di tutto c'è la voglia di originalità. Ingrediente principale che hanno saputo mischiare  con l'elettronica e il pop. E per non lasciare nulla al caso, i 4 ragazzi torinesi sanno come conivolgere gli spettatori durante i loro concerti.





Quindi non mancate il 14 luglio al LOW ROCK  di bagnolo mella, una tra le tante loro date estive dove presenteranno il loro ultimo lavoro.


        Drink to me - Henry miller ("S")



1)ciao ragazzi, tutto bene? siete carichi? grazie di esser qui.

Ciao! Carichi come il nostro furgone (che si chiama Augusto). Grazie a voi di ospitarci.





                                                      
       Drink to me- Disaster Area ("S")



2)Partiamo con una curiosità. Da dov'è nato il nome del gruppo?

Da una poesia di Ben Jonson, "To Celia". In realtà l'abbiamo trovata citata in un racconto di fantascienza:


Drink to me only with thine eyes,
And I will pledge with mine;
Or leave a kiss but in the cup

And I'll not look for wine.
The thirst that from the soul doth rise
Doth ask a drink divine;                               
But might I of Jove's nectar sup,
I would not change for thine.

I sent thee late a rosy wreath,
Not so much honouring thee
It could not wither'd be;
But thou thereon didst only breathe,
And sent'st it back to me;
Since when it grows, and smells, I swear,
Not of itself but thee!








3)Come avvengono solitamente le vostre prove per la preparazione per esempio di un disco, o del tour?

Per scrivere il disco improvvisiamo, registriamo, riascoltiamo, selezioniamo, ri-registriamo delle parti, proviamo diverse combinazioni e le risuoniamo. Quando i provini ci convincono registriamo in studio.
Per preparare il live invece suoniamo e risuoniamo fino a quando vengono decentemente. Dopo una manciata di concerti raggiungiamo la preparazione migliore.





4) Approposito di dischi,come sta andando "S"? dalle critiche che ho letto direi che avete fatto colpo. Sta andando bene. Per molti è il disco indipendente (non)italiano dell'anno. Ma i miliardi ancora non si vedono.








                             Drink to me- Future Days ("S")                      
                                                  






5)Parliamo un pò dei vostri concerti: tutto ciò che avviene sopra il palco è tutto preparato o c'è dell'improvvisazione?

C'è poca improvvisazione. A seconda della situazione certe parti sono più dilatate, ma si tratta di poca roba. Quando finiamo una canzone e la registriamo con quell'arrangiamento e quei suoni significa che abbiamo raggiunto la forma migliore che vorremmo darle. Cambiarla dal vivo significa allontanarsi da quella che per noi è la versione migliore. Mentre per le gags, i balletti e quant'altro sono pensati in parte prima del tour. Ma a seconda della situazione e del pubblico variano. Concerto dopo concerto alcune cose vengono aggiunte, altre tolte. Tutte comunque ci divertono, le facciamo spontaneamente, senza forzarci. Siamo scemi di natura.




6)Rimanendo sul tema concerti\tour avete qualche anedotto tragicomico da raccontarci?

Hem. Le cose più interessanti non possono essere raccontate in un'intervista. Ma non abbiamo anedditi più "soft". Quindi niente. Tutto normale...









7)Una curiosità però adesso c'è la dovete togliere. In questa foto c'è qualcosa che salta subito all'occhio, è quello che sembra?


Si. Una tetta. E' quella della fotografa. Non posso dirti di più, però.












Ecco i link per continuare a seguirli:


Il link del loro shop ufficiale:

Info per booking:

www.locusta.net







giovedì 21 giugno 2012

INTERCITY: YU HU!

Edwood. No ormai non più. Ben 4 anni fà, nel 2008, dalle loro ceneri nascono gli Intercity. I vecchi del gruppo rimangono ma si aggiunge una novità femminile. Loro sono Fabio campetti (voce/basso), Michele Campetti( chitarra),Pierpaolo Lissignoli (batteria) e la mantovana Anna Viganò(voce\chitarra).

Il loro primo album "GRAND PIANO" viene alla luce nel 2009. La critica lo applaude cosi come il pubblico. Tutti erano in attesa del loro secondo "figlio". Ebbene il gennaio scorso "YU HU" secondo album della band è finalmente nato. Ben 15 brani, il tutto registrato interamente in analogico. La critica prospetta un gran successo per quest'album.

Il 15 luglio saranno al LOW ROCK FESTIVAL di bagnolo mella.

Intercity- L'elettricità (Yu-hu)


1)Ciao ragazzi, come state? grazie di esser qui

FABIO:Bene! Grazie a te!




2)Una domanda che sicuramente vi avranno fatto in molti in questi anni: in che momento vi siete accorti che gli abiti degli edwood vi stavano stretti?

FABIO:Nessun abito stretto, abbiamo solamente deciso di utilizzare la nostra lingua al posto dei testi in inglese, siamo molto affezionati ai dischi degli edwood! Pieni zeppi di canzoni, a nostro avviso, molto belle







3)Come avete conosciuto anna. E quand'è nata la collaborazione con lei?

FABIO:Anna è di Medole, quindi bazzicava i posti sia del lago, sia di Brescia, poi lavorava per l'etichetta (la Midfinger), che ha coprodotto insieme alla Ghost il secondo disco degli edwood; la collaborazione si è decisa ad un Miami, mi pare fosse il 2008



4)Raccontanteci del vostro ultimo album. C'è qualche storia dietro il titolo "YU HU"?

FABIO:No nessuna storia, il titolo è un'espressione gioiosa piuttosto comune, presa comunque da un personaggio di un libro di Pahlaniuk ai tempi sul comodino






 

5)Ho trovato molto bello il video della 3 traccia dell'album "smeraldo". Quindi chiedo alla donna del gruppo, com'è stato girarlo?


ANNA:Ciao, grazie, è stato "Strano" e divertente, era ottobre, quindi spiaggia praticamente deserta, si è creato un bel feeling tra di noi (4 donne), ricorderò il tutto con piacere, al di là del video e che mi trovi d'accordo sul fatto che sia molto bello e il merito va tutto alla regista Moira Della Fiore, che, tra l'altro, girava il tutto senza vedere ciò che stava riprendendo, essendo il video in super 8 (un pò come fare le foto in pellicola).



                                                                                 

 
6)Una curiosità per i nostri lettori. Nella scena emergente di questo periodo chi vi piace di più?

FABIO:Due nomi e due lingue utilizzate (ricollegandoci a prima), i Vado in Messico per "L'inglese" e Nicolò Carnesi per "l'italiano", per non farci mancare niente












Per continuare a seguirli ed ascoltarli:

http://www.facebook.com/intercitytheband?sk=app_2405167945#!/intercitytheband

http://www.myspace.com/intercitytheband


e come promemoria il link del LOW ROCK

http://www.facebook.com/intercitytheband?sk=app_2405167945#!/low.rockfestival.7