venerdì 5 ottobre 2012

Joan thiele, una cantautrice da tenere d'occhio!






Ciao Joan, benvenuta! vuoi dare ai miei lettori una tua piccola presentazione?

Certo con molto piacere! Sono Alessandra Joan thiele, 21 anni e abito a desenzano. La mia famiglia ha origini argentine da parte del nonno da qui deriva il mio cognome.

Quand'è che hai capito che volevi diventare una cantante?

L'ho capito a un anno e mezzo penso.. Cantavo e urlavo fin dai tempi del passeggino..pare fossi uno strazio, ma almeno ero già nel mood:

" da grande voglio fare la cantante " :)




Chi ti ha fatto conoscere la musica?

La prima fu Mamma Ross.La svolta reale avvenne quando in soffitta trovai , all'età di dieci anni, una cassetta con scritto " I ragazzacci di Milano ". Fu in quel momento che venne a galla il passato da rocker 80's di mia madre, la quale cercava di nasconderlo, non capisco perchè se ne vergognasse :D

Da quel momento in poi iniziai il setaccio della soffitta, e con questo la scoperta della musica. I Beatles furono il mio primo grande amore.

 

Come mai hai scelto joan thiele come nome d'arte, da che cosa deriva?

Il mio primo nome  Alessandra, Joan  invece il mio secondo ed in molti mi chiamano così". Ho deciso alla fine di utilizzarlo, perchè in questo nome rivedo un'epoca che a livello musicale mi ha influenzata parecchio..( Jimmy Page, Joni Mitchell, Jim Morrison..)

 



Oltre a cantare che cosa fai nella vita?

Studio chitarra in accademia a Milano, visto che purtroppo non sono una piccola Jimi Hendrix :/ , e nel pomeriggio invece lavoro in uno studio di web design con della gente simpaticissima.. devo dire che mi diverto :)

 



Quali saranno le tue prossime date?

Allora:

Domenica 7 ottobre a " Ceci n'est pas un Aperitif" a Bagnolo Mella presso il BARLUM;

Venerdì 12 ottobre presso "Colori&Sapori" urago mella ex casa del popolo;

Sabato 13 ottobre in apertura ad Emma Tricca @Arci Dall˜ a Castigiane

 



Ultima domanda, una curiosità. Quale concerto, tra quelli che hai visto, non dimenticherai mai?

Bellissima domanda!

In assoluto il concerto pi figo  stato quello di Robert Plant.. avevo circa 14 anni e in quel periodo ero super invasata di Led zeppelin..

come dimenticarlo??!!


 

giovedì 2 agosto 2012

Il riciclo trasformato in meraviglia!

Ecco a voi LANICODELLEMERAVIGLIE. Il nome non è per niente scelto a caso, anzi. Le sue creazione sono delle vere e proprie piccole meraviglie che nascono dalle sue sapienti mani che lavorano senza fermarsi mai. Piccole creazioni originali e divertenti.






Ciao nicoletta, grazie di esser qui. come stai?
Ciao ! è un piacere fare un'intervista per il tuo blog !
Sto bene, e son contenta che grazie a "Low Rock Festival" ci siamo incontrate e mi stai dando la possibilità di farmi conoscere !



Da dove è nata la tua passione per il cucito?
Questa passione credo abbia origini lontane, ce l'ho dentro, arriva dalle mie nonne: due donne forti che, con personalità molto diverse, mi hanno tramanadato questo sapere.
Una era una precisissima sarta, l'altra una sarta del riciclo e del recupero, l'ho vista recuperare cose impossibili !
Ho una grande passione per l'arte e per la moda (soprattutto del passato), oltre alla pittura ho cominciato per gioco la realizzazione di questi piccoli pezzi d'artigianato e poi mi ci sono appassionata.





Raccontaci la strada che percorri per realizzare una tua creazione.
Ogni mia creazione è realizzata principalmente con materiali riciclati, soprattutto tessuti,bottoni e passamanerie mischiati a cristalli, pietre dure o pezzi "nuovi".
Non butterei mai via nulla ed è per questo legame particolare che instauro con le cose che mi appartengono, che poter riutilizzare o recuperare parti di un oggetto o di un abito e ridargli vita in nuove composizioni,
mi permette di non separarmene totalmente. Le cose "vecchie" hanno molto fascino, hanno una storia da raccontare, ci lasciano anche quella di chi le ha usate prima di noi.
Le loro "imperfezioni" diventano ai miei occhi perfette, perchè più vive.
In questa ottica, il mio archivio materiali è zeppo di tessuti, vestiti dismessi, piccoli oggetti che catturano il mio sguardo e il mio interesse, li metto lì, in attesa che mi chiamino per diventare un bijoux o un accessiorio de Lanicodellemeraviglie.
Mi piace ispirarmi al passato e creare un accessorio che sia nostalgico e femminile, la mescolanza di vecchio e nuovo sia nei componenti che nelle forme mi permette di creare un accessorio contemporaneo ma dal sapore retrò.



In questo momento stai lavorando a qualche progetto in particolare?
Sto lavorando molto alla linea "Le mariage" : accessori e cappellini creati ad hoc per le spose più romantiche e le invitate o damigelle più sognatrici. E' un'idea originale e raffinata per un matrimonio non convenzionale.
Poi ci sono molte idee che mi frullano in testa, per nuove creazioni ma anche oppurtunità, progetti e collaborazioni per Lanicodellemeraviglie.


         


So che giri molti festival con le tue creazioni, come sta andando?
Eh si, giro parecchio!  "Le Dive" (accessori per capelli decisamente retrò) riscuotono molto successo.
Sono bellissime le espressioni di chi si prova un cappellino e si guarda allo specchio. Lo stupore di vedere un tocco di femminilità che non ci si aspetta e ci si riscopre molto vanitose !
In queste occasioni, ricevo spesso richieste per Mini Hat da realizzare su misura, da abbinare all'abito di un'occasione speciale.
Mi da molta soddisfazione la fiducia che mi viene data nel realizzare un qualcosa che in quel momento è solo nella mia testa e non verrà visto fino al momento della consegna. é molto bello !
 


Nel caso qualcuno non avesse la fortuna di incontrarti in uno di questi festival, c'è la possibilità di ordinare direttamente da internet?
Mi si può contattare sulla pagina facebook sempre aggiornata con le novità (fb: lanicodellemeraviglie) e presto sarà attivo uno shopping online su Etsy e Blomming.
Oltre a ricevere su appuntamento nel mio atelier casalingo, organizzo party a domicilio dove agli invitati e alla merenda ci pensi tu, alla mercanzia ci penso io
così, comodamente a casa, tra chiacchere e dolcetti, potrete scegliere un accessorio hand made unico e originale (per informazioni e contatti: lanicodellemeraviglie@gmail.com).



Cosa consiglieresti ad una persona che vuole iniziare un'attività simile alla tua?

Il mio consiglio è quello di non smettere mai di cercare, di guardare, tutto intorno a noi può ispirarci.
L'importante è trovare il proprio mezzo espressivo, in questo modo le nostre creazioni saranno uniche e riconoscibili perchè frutto di un'elaborazione personale.








Ecco i link dove continuare a seguirla:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.240784095959142.52779.231382140232671&type=3#!/pages/lanicodellemeraviglie/231382140232671


venerdì 13 luglio 2012

La dolce leggerezza di ANGELA KINCZLY!


Stavolta una cantautrice solista donna. Angela Kinczly, che ha fatto della musica la sua vita. Partita con il primo album nel 2007 non si è più fermata  e per l'autunno è prevista l'uscita del suo ultimo lavoro. Il 15 luglio suona al LOW ROCK FESTIVAL. Non perdetevi il suono della sua inconfondibile voce.



1)Ciao angela come stai? grazie di esser qui.

Ciao e grazie per l'invito! Sono piuttosto carica: dopo due anni passati principalmente a immaginare, scrivere e registrare le nuove canzoni, ora finalmente stiamo provando il live, ho nuovi collaboratori e questa rinnovata energia è la cosa di cui avevo più bisogno!






2)Raccontaci la storia del tuo cognome?

Kinczly era il cognome del nonno materno prima che fosse costretto a cambiarlo in quello che mia madre porta tutt'ora, per ragioni storico-politiche legate al regime ungherese tra le due guerre. Lui, ungherese di origini anglosassoni, era un ufficiale dell'esercito d'Ungheria e il regime fortemente nazionalista di allora non ammetteva che i suoi uomini portassero nomi poco nazionali, pena l'espulsione. Il nuovo cognome fu infatti preso dal nome della città dove allora abitava, la seconda più grande città ungherese. Quando il mio progetto come musicista cantautrice ha iniziato a muoversi nel 2005 ho voluto adottare questo cognome d'arte per un desiderio di tenere vive le mie radici materne ungheresi e anche perché le sonorità che caratterizzano e ispirano la mia musica esulano dai confini italici che geograficamente abito.






3)Quando hai deciso che saresti diventata una musicista?

In famiglia non ho avuto esempi da seguire o da evitare, né particolari stimoli o spinte, e quindi ho iniziato il mio percorso nella musica all'età di dieci anni in maniera autonoma, per gioco e per caso. Da allora, è stato un crescendo di coinvolgimento, di attaccamento, fino al punto in cui ti rendi conto che senza non saresti quello che sei. Si tratta di un amore profondo, con le sue grandi gioie e i suoi dolori, le sue sfide e i suoi doni insostituibili, e ogni giorno decidi di essere musicista, di esserlo sempre meglio. Questo era l'aspetto poetico della risposta! In pratica, al momento, essere musicista per me significa soprattutto insegnare musica, questo è il lavoro grazie al quale posso mantenere in vita le mie collaborazioni ed esperienze musicali che scelgo sempre in maniera molto slegata dall'aspetto economico. Non ho mai suonato in una cover band né al soldo di altri progetti, suono solo dove provo coinvolgimento e sento di fare un'esperienza che mi accresce, ma non lo faccio apposta a scegliere sempre situazioni mal retribuite! Mi sa che oggi gira così per la grande maggioranza, purtroppo.


4)Che sensazione hai provato nel 2007 quando hai pubblicato il tuo primo album?

Grande emozione nel vedere concretizzati dei piccoli traguardi e insieme desiderio di andare oltre, sensazione tutto sommato fisiologica. Oggi, passati 5 anni, lo sento ancora molto attuale perché segna un percorso che ho in parte tralasciato e che vorrei recuperare. Riesco a vedere meglio ciò che allora ho fatto in maniera inconsapevole, a cogliere la bellezza e l'unicità che l'ingenuità delle prime imprese, con i suoi limiti, porta sempre con se' .



5)Com'è stato lavorare con max gazzè?

E' un grande musicista, ho sempre apprezzato le sue canzoni pur non essendo una sua vera fan, e infatti ero molto emozionata all'idea di condividere questa esperienza con lui, temevo di essere impreparata! E invece, purtroppo all'epoca stava attraversando un momento complicato della sua vita privata e quindi non era particolarmente concentrato sulla questione musicale, diciamo che non si era preparato proprio al massimo per l'occasione! Questa cosa mi ha rilassata molto, unita poi al fatto che è un uomo estremamente gentile e simpatico, anzi, divertente, oltre che affascinante: sin dal primo istante in cui è entrato in sala prove ci ha contagiati tutti con le sue battute, tipo "Sono già sudato come un bue sumero" detta con la sua esse un po' interdentale!! Il suo modo di essere e di raccontare si riflette benissimo nei testi delle sue canzoni e nel personaggio Gazzè che ne risulta, e per questo l'ho apprezzato ancora di più!





6)Come sta andando la creazione del tuo nuovo album? e quando è prevista l'uscita?

La creazione è stata lunga e laboriosa, sia in fase di scrittura dei pezzi che in quella, ancora non del tutto terminata, di arrangiamento e registrazione. Ho voluto affrontare tutto da sola, senza lo scambio e il supporto creativo che prima invece trovavo in Isacco (con lui ho in parte scritto e interamente prodotto il primo disco). Varie volte mi sono sentita persa, avendo intrapreso una nuova strada con segnaletica scarsissima! Questo disco è stato prodotto insieme a Stefano Castagna, già produttore del precedente EP "Phoenix", ma tutto il percorso e il processo sono stati molto solitari, volevo basarmi solo sulle mie forze e confrontarmi con situazioni poco comode, scavare a fondo senza affondare nei meandri dell'ipercerebrale, scoprire una semplicità senza fronzoli di superficie, confrontarmi con la scrittura dei testi solo in italiano, senza però avere riferimenti musicali italiani forti. Una scelta sicuramente al confine tra follia e saggezza, masochismo e istinto di sopravvivenza, ma poi il risultato è comunque, più banalmente, un mucchietto di canzoni sincere e ben fatte (almeno al meglio delle nostre possibilità). L'uscita è prevista per l'autunno (magari come regalo per il mio compleanno a ottobre!).




7)Hai qualche episodio divertente, strano accaduto nel tuo percorso d'artista da raccontarci?

Sono pessima nel raccontare barzellette e ricordare aneddoti all'occorrenza, ma posso dire che tutto fin qui è stato anche molto divertente, tante risate di quelle che ti fanno rotolare a terra! Episodi strani, anche quelli ce ne sono stati… come quando durante un concerto in omaggio a Nick Drake a Firenze insieme a Marco Parente, Roberto Angelini, e Robert Kirby a dirigere l'orchestra, il pubblico in sala, pagante, attento, affettuoso, durante una pausa di quelle sature di concentrazione e silenzio magico tra un brano e l'altro, si è sentito dire da Parente: " Ma vi state divertendo? [applausi] No, ecco, perché o siete tutti veramente concentrati, tutti con lo spartito di Nick Drake in mano, o se no siete un po' stitici, ecco." Noi sul palco ci siamo guardati un po' straniti, mi è sembrata un'uscita abbastanza fuori luogo, sorridevo incredula mentre temevo che da un momento all'altro ci lanciassero le uova marce! No replay dal pubblico educato e bastonato! Per fortuna, Kirby ha prontamente dato l'attacco all'orchestra e la musica strepitosa di Nick Drake ha lavato via tutto.




Ecco il link dove poter trovare tutte le info:
http://www.angelakinczly.com/


e il link della data al LOW ROCK FESTIVAL:
http://www.facebook.com/#!/events/383806051673780/


 

martedì 10 luglio 2012

VERBAL, suono puro.


Verbal. 5 ragazzi. Tra i 20 e i 40 anni. Messi insieme dalla passione per il suono, quello non contaminato dalle parole. Il suono puro. Disco d'esordio, che prende il nome dal gruppo, registrato direttamente in presa diretta. Sei tracce con ognuna un proprio mondo, una vita propria ben distinta dalle altre ma che si fondono per diventare un tutt'uno di energia. Le buone vibrazioni esistono, e loro ne sono la prova. Il 13 luglio al LOW ROCK FESTIVAL di bagnolo mella.


1)Ciao ragazzi come state? grazie di esser qui.
   
 Ciao, ti ringrazio per l'interessamento!
 Bene, ci prodighiamo per mantenerci sereni, ciascuno secondo sé stesso.




2)Iniziamo con una curiosità.Da dove deriva il vostro nome?
 
Il nome deriva da una ricerca collettiva, fra noi cinque: l'abbiamo scelto
poiché ci pareva sufficientemente ironico, considerato che suoniamo musica strumentale senza verbo, senza la parola intesa come portatrice di significato.



3)Come e perchè avete deciso di formare un gruppo?

Il come é stato casuale: dopo anni di conoscenza ci siamo incontrati decidendo prima di suonare
assieme, di conoscerci musicalmente.Abbiamo notato poi affinità e complementarietà fra i distinti approcci musicali individuali, pertanto il processo di avvicinamento é stato molto spontaneo e questa é la ragione che ci ha spinti a proseguire.




4)come descrivereste la vostra musica? e da dove prendete ispirazione?
Parto dal "cosa" é la nostra musica: prima d'esser musica, é un contenitore ed in essa si riversano e prendono forma idee, sensazioni, esperienze, intuizioni, la quotidianità. Stilisticamente parlado, ciascuno di noi coltiva il proprio gusto e ciò che suoniamo é una sorta di mosaico di influenze che vanno dal Minimalismo al Post-Punk, dalla Dub al Kraut-rock, dagli esperimenti vocali di Patton ai suoni monolitici dei Sabbath.






5)Il vostro primo disco come sta andando? e che progetti futuri avete?

Abbiamo ricevuto riscontri molto positivi, questo ci onora.
Sai, alla realizzazione di questo album hanno collaborato molte teste, non solo le nostre cinque: ad esempio Marcello Mantovani, il tecnico del suono, é stato decisivo per la creazione della pasta sonora delle tracce, oppure Alessandro, con Neverlab, ci ha offerto la propria esperienza per quanto riguarda la gestione delle tempistiche e delle dinamiche di pubblicazione.  Al momento abbiamo progetti relativi al futuro prossimo: siamo concentrati sul tour, per conoscerci e per conoscere!





 
6)Oltre alla data del low rock, avete qualche altra data estiva?

Si, ne abbiamo, queste son quelle imminenti:
14/07 Sottosuolo Clash, Edoné a Bergamo con i Ronin
15/07 Creature Festival, Lodi
03/08 Filagosto Festival, Filago (Bg) con Zen Circus
   
Il calendario aggiornato lo pubblichiamo qui: http://www.verbalband.com/blog/tour-dates/





7)Parlando di tour, qualche aneddoto divertente da condividere con noi?

Sai, fra di noi scherziamo moltissimo, diciamo che manteniamo un buon livello di ilarità, per questo non ricordo al momento un aneddoto che spicchi sugli altri.



Ecco i link per continuare a seguirli:

http://www.verbalband.com/blog/
http://soundcloud.com/verbaltrust
http://verbalband.bandcamp.com/
http://www.myspace.com/verbaltrust
http://www.neverlab.it
http://twitter.com/verbalband


Ecco il link della serata del LOW ROCK:

http://www.facebook.com/#!/events/368332723220230/

lunedì 9 luglio 2012

DIMARTINO, profumo di sicilia.

Antonio di martino, classe 1982. In arte Dimartino. Le sue note ci arrivano direttamente dalla sicilia, più precisamente da Palermo sua città natale. Da poco è uscito il suo secondo album "Sarebbe meglio non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile (Picicca Dischi). Primo singolo estratto "Noi non siamo alberi" dal quale poi è nato anche un video. Tra le sue date estive passerà anche dalla bassa bresciana facendo una capatina al LOW ROCK FESTIVAL di bagnolo mella il 15 luglio.

 




 

1)Ciao, come stai? e grazie di esser qui.

Benissimo sto rifacendo le valigie e non vedo l’ora di venire a suonare al vostro festival.

2)Quando hai capito di voler diventare un musicista? e da chi hai preso ispirazione?

Non so se ancora l’ho capito, in realtà vorrei fare anche tantissime altre cose. Mio fratello suonava, ho imparato col suo basso.





3)Per te che vieni dalla sicilia com'è stato il percorso per farsi conoscere in tutta la penisola?

Penso che ancora devo fare molta strada prima di farmi conoscere veramente. Naturalmente dalla Sicilia è tutto molto distante e questo è un male ma anche un bene. Naturalmente oggi con la rete è tutto più semplice anche se la geografia non la puoi cambiare.





4)E'da poco uscito il suo secondo album, ci vuoi spiegare la scelta del titolo?

Mi sembrava coerente col disco cercavo un titolo breve che riassumesse questo concetto ma non l’ho trovato, ho preferito lasciarlo così come mi era venuto la prima volta.

5)Parliamo anche del video. Com'è stato girarlo? C'è stato qualche momento d'imbarazzo?

Mi sono sentito molto a mio agio pur non essendo abituato a farmi vedere nudo in giro, è stato girato tutto in un paio d’ore e in un modo molto naturale , mi dispiace che è stato censurato. Credo che in televisione come su youtube ,ci siano delle cose molto volgari che non passano dal giudizio dei censori perché assecondano logiche pubblicitarie.







6)Del tuo "vagabondare" per l'italia, ti è rimasto qualche anedotto da raccontarci?

Una volta in autostrada eravamo nella nostra poderosa multipla e ci ha superato a destra un cavallo scappato da non so quale fattoria ci siamo sentiti per un attimo in un film di Sorrentino.







Ecco i link dove continuare a seguirlo:




e il link della serata del low rock:



domenica 1 luglio 2012

ATMOSFERA BE FOREST

BE FOREST arrivano dalla costa,precisamente nascono a Pesaro.In tre compongono questo gruppo: Erica terenzi (drums and vocals)
Costanza delle rose (bass and vocals) e Nicola Lampredi (guitar).

I loro suoni e la voce sussurata in modo dolce quasi una ninna nanna riportano alla mente le immagini del mare d'inverno.Una sensazione di una calda solitudine che ti abbraccia. Facile fare paragoni con sonorità
di tempi passati, ma i be forest si tengono ben lontani dai revival.

Ma sta di fatto che sono legati a quei suoni che hanno caratterizzato
gran parte degli anni '80.Per chi è più attento ai dettagli infatti, già il loro nome sembrerebbe un omaggio ai THE CURE. Da poco è uscito il loro
primo lavoro dal titolo "COLD" con il quale gireranno vari festival quest'estate.

Tra le date vi ricordo quella del LOW ROCK FESTIVAL il 14 luglio a bagnolo mella.




                                               Be forest- Thrill

1)Ciao ragazzi, come state tutto bene? grazie di esser qui.

Erica: tutto bene grazie!

2)Partiamo dalla domanda più banale e scontata, ma sono curiosa. Il vostro nome da dove deriva?

Erica: in realtà dietro il nome non c'è una storia o unaneddoto particolare... dopo qualche mese di anonimato, nicola se ne è uscito con "be forest." ed era perfetto perchè richiamava quell'attitudine che ricercavamo, quegli ambienti che vedevamo proiettarsi nelle pareti della sala prove...
I cure non c'entrano, o almeno, la scelta del nome non è stato un diretto tributo ad "a forest", anche se in definitiva credo sia uno dei loro miglior pezzi.







3)Come vi siete conosciuti, e come avvenuta la decisione di formare questo gruppo?

Erica: nicola e costanza avevano in mente di fare un progetto musicale, qualcosa di molto minimale, chitarra, basso e drum machine credo.
Dopo poco tempo si sono resi conto che avevano  bisogno di qualcosa/qualcuno in più per concretizzare quello che era la loro idea di partenza.
Dopo poco sono arrivata io e da quel momento è partito tutto.
 




4)Parlateci un pò del vostro album "COLD".

 Erica:"cold" è la nostra prima creatura, uscita nel marzo 2011 per la WWNBB.
essendo appunto il primo album è molto genuino, immediato, non credo che abbia bisogno di presentazione tanto è semplice, basti pensare alla sintesi del titolo per capire un pò quello che è il nostro mondo.
Le tracce sono state scritte in veramente poco tempo; per quanto ci riguarda è stata una prova forte della coesione e soprattutto della voglia di fare.
 


                                                         Be forest- Florence (Cold)


5)Quali sono tutt'ora i vostri gruppi di riferimento?

Erica: veniamo da percorsi musicali più che differenti quindi è impossibile trovare delle linee guida comuni   ed è forse questa  la cosa che mi piace di più. quando si butta giù una canzone ognuno ha in testa un'idea diversa; alla fine ce n'è sempre una che prevale ma le altre non si cancellano, si manifestano sotto forma di sfumature.
 



6)Siete pronti per il vostro tour estivo?

Erica: super pronti! testa libera da università o lavoro e via che si parte.



7)Una curiosità per i nostri lettori, durante questa vostra collaborazione e mai successo qualcosa di divertente, imbarazzante?

Erica: adesso su due piedi non mi viene in mente niente di esageratamente imbarazzante, ma io ho una memoria pessima!





Ecco i link per continuare a seguirli:




Ed ecco il link della serata che faranno al LOW ROCK:









giovedì 28 giugno 2012

Movimentiamoci con i DRINK TO ME!


I drink to me sono 4 ragazzi. 4 scatenati, colorati, movimentati, scapigliati ragazzi. Loro sono Marco Jacopo Bianchi (vocals, synths, guitars, sampler, percussions),Carlo Casalegno(synths, bass, sampler),Francesco Serasso (drums, tenori-on, kaosspad, percussions) e Roberto Grosso Sategna (percussion sampler, bass, backing vocals).
Dopo due anni da "Brazil"(disco amatissimo da pubblico e critica) e dopo il tour europeo dove sono arrivati a condividere il palco con gli EDITORS ritornano con "S" l'ultimo nato in casa DRINK TO ME. In questo disco si percepisce che alla base di tutto c'è la voglia di originalità. Ingrediente principale che hanno saputo mischiare  con l'elettronica e il pop. E per non lasciare nulla al caso, i 4 ragazzi torinesi sanno come conivolgere gli spettatori durante i loro concerti.





Quindi non mancate il 14 luglio al LOW ROCK  di bagnolo mella, una tra le tante loro date estive dove presenteranno il loro ultimo lavoro.


        Drink to me - Henry miller ("S")



1)ciao ragazzi, tutto bene? siete carichi? grazie di esser qui.

Ciao! Carichi come il nostro furgone (che si chiama Augusto). Grazie a voi di ospitarci.





                                                      
       Drink to me- Disaster Area ("S")



2)Partiamo con una curiosità. Da dov'è nato il nome del gruppo?

Da una poesia di Ben Jonson, "To Celia". In realtà l'abbiamo trovata citata in un racconto di fantascienza:


Drink to me only with thine eyes,
And I will pledge with mine;
Or leave a kiss but in the cup

And I'll not look for wine.
The thirst that from the soul doth rise
Doth ask a drink divine;                               
But might I of Jove's nectar sup,
I would not change for thine.

I sent thee late a rosy wreath,
Not so much honouring thee
It could not wither'd be;
But thou thereon didst only breathe,
And sent'st it back to me;
Since when it grows, and smells, I swear,
Not of itself but thee!








3)Come avvengono solitamente le vostre prove per la preparazione per esempio di un disco, o del tour?

Per scrivere il disco improvvisiamo, registriamo, riascoltiamo, selezioniamo, ri-registriamo delle parti, proviamo diverse combinazioni e le risuoniamo. Quando i provini ci convincono registriamo in studio.
Per preparare il live invece suoniamo e risuoniamo fino a quando vengono decentemente. Dopo una manciata di concerti raggiungiamo la preparazione migliore.





4) Approposito di dischi,come sta andando "S"? dalle critiche che ho letto direi che avete fatto colpo. Sta andando bene. Per molti è il disco indipendente (non)italiano dell'anno. Ma i miliardi ancora non si vedono.








                             Drink to me- Future Days ("S")                      
                                                  






5)Parliamo un pò dei vostri concerti: tutto ciò che avviene sopra il palco è tutto preparato o c'è dell'improvvisazione?

C'è poca improvvisazione. A seconda della situazione certe parti sono più dilatate, ma si tratta di poca roba. Quando finiamo una canzone e la registriamo con quell'arrangiamento e quei suoni significa che abbiamo raggiunto la forma migliore che vorremmo darle. Cambiarla dal vivo significa allontanarsi da quella che per noi è la versione migliore. Mentre per le gags, i balletti e quant'altro sono pensati in parte prima del tour. Ma a seconda della situazione e del pubblico variano. Concerto dopo concerto alcune cose vengono aggiunte, altre tolte. Tutte comunque ci divertono, le facciamo spontaneamente, senza forzarci. Siamo scemi di natura.




6)Rimanendo sul tema concerti\tour avete qualche anedotto tragicomico da raccontarci?

Hem. Le cose più interessanti non possono essere raccontate in un'intervista. Ma non abbiamo anedditi più "soft". Quindi niente. Tutto normale...









7)Una curiosità però adesso c'è la dovete togliere. In questa foto c'è qualcosa che salta subito all'occhio, è quello che sembra?


Si. Una tetta. E' quella della fotografa. Non posso dirti di più, però.












Ecco i link per continuare a seguirli:


Il link del loro shop ufficiale:

Info per booking:

www.locusta.net







giovedì 21 giugno 2012

INTERCITY: YU HU!

Edwood. No ormai non più. Ben 4 anni fà, nel 2008, dalle loro ceneri nascono gli Intercity. I vecchi del gruppo rimangono ma si aggiunge una novità femminile. Loro sono Fabio campetti (voce/basso), Michele Campetti( chitarra),Pierpaolo Lissignoli (batteria) e la mantovana Anna Viganò(voce\chitarra).

Il loro primo album "GRAND PIANO" viene alla luce nel 2009. La critica lo applaude cosi come il pubblico. Tutti erano in attesa del loro secondo "figlio". Ebbene il gennaio scorso "YU HU" secondo album della band è finalmente nato. Ben 15 brani, il tutto registrato interamente in analogico. La critica prospetta un gran successo per quest'album.

Il 15 luglio saranno al LOW ROCK FESTIVAL di bagnolo mella.

Intercity- L'elettricità (Yu-hu)


1)Ciao ragazzi, come state? grazie di esser qui

FABIO:Bene! Grazie a te!




2)Una domanda che sicuramente vi avranno fatto in molti in questi anni: in che momento vi siete accorti che gli abiti degli edwood vi stavano stretti?

FABIO:Nessun abito stretto, abbiamo solamente deciso di utilizzare la nostra lingua al posto dei testi in inglese, siamo molto affezionati ai dischi degli edwood! Pieni zeppi di canzoni, a nostro avviso, molto belle







3)Come avete conosciuto anna. E quand'è nata la collaborazione con lei?

FABIO:Anna è di Medole, quindi bazzicava i posti sia del lago, sia di Brescia, poi lavorava per l'etichetta (la Midfinger), che ha coprodotto insieme alla Ghost il secondo disco degli edwood; la collaborazione si è decisa ad un Miami, mi pare fosse il 2008



4)Raccontanteci del vostro ultimo album. C'è qualche storia dietro il titolo "YU HU"?

FABIO:No nessuna storia, il titolo è un'espressione gioiosa piuttosto comune, presa comunque da un personaggio di un libro di Pahlaniuk ai tempi sul comodino






 

5)Ho trovato molto bello il video della 3 traccia dell'album "smeraldo". Quindi chiedo alla donna del gruppo, com'è stato girarlo?


ANNA:Ciao, grazie, è stato "Strano" e divertente, era ottobre, quindi spiaggia praticamente deserta, si è creato un bel feeling tra di noi (4 donne), ricorderò il tutto con piacere, al di là del video e che mi trovi d'accordo sul fatto che sia molto bello e il merito va tutto alla regista Moira Della Fiore, che, tra l'altro, girava il tutto senza vedere ciò che stava riprendendo, essendo il video in super 8 (un pò come fare le foto in pellicola).



                                                                                 

 
6)Una curiosità per i nostri lettori. Nella scena emergente di questo periodo chi vi piace di più?

FABIO:Due nomi e due lingue utilizzate (ricollegandoci a prima), i Vado in Messico per "L'inglese" e Nicolò Carnesi per "l'italiano", per non farci mancare niente












Per continuare a seguirli ed ascoltarli:

http://www.facebook.com/intercitytheband?sk=app_2405167945#!/intercitytheband

http://www.myspace.com/intercitytheband


e come promemoria il link del LOW ROCK

http://www.facebook.com/intercitytheband?sk=app_2405167945#!/low.rockfestival.7





giovedì 31 maggio 2012

Un intervista davvero LOVELY!

Salve lettori e lettrici,

questa intervista è dedicata ad una ragazza che mi ha stupito in modo molto positivo con la sua avventura. Questa avventura di chiama LOVEY VIPER un negozio dal gusto retrò in via cesare battisti a Cremona. Questa ragazza si chiama elisa ed ecco a voi la sua storia, da cui ognuno di voi (come del resto ho fatto io) potrete trarre sicuramente ispirazione!



1)   Ciao elisa, grazie di esser qui. Come stai

Bene, grazie, e grazie di avermi coinvolto con questa intervista, ne sono onorata!



2) Da dove nasce la passione per la moda?

Credo nasca dall'unione di una predisposizione congenita e una nonna sarta, da cui passavo vari pomeriggi a giocare tra tessuti, spilli e rocchetti di filo…

Pare che sin da piccola abbia manifestato una notevole attenzione per l'abbigliamento, rimirandomi davanti allo specchio e chiedendo ai miei genitori "Tono bella?"

All'asilo ho iniziato a cospargere fogli e quaderni di immagini di donnine con abiti sempre diversi, abitudine che è proseguita fino alla maggiore età, alle elementari ho cominciato a cucirmi da sola i vestiti per la barbie e alle medie a disegnare i modelli degli abiti che poi mia nonna confezionava apposta per me…

Per cui quando alle superiori ho manifestato la volontà di frequentare una scuola di moda dopo il liceo scientifico... nessuno si è stupito! E così ho fatto...

                                                                                                              (una foto di elisa)



3) Quando hai capito che volevi metterti in proprio? E prima che esperienze hai avuto?


L’illuminazione risale a febbraio/marzo del 2008, dopo quasi 6 anni di lavoro in ufficio stile.

Come già anticipato, dopo il liceo mi sono diplomata in fashion design (presso la Marangoni School. all'epoca Istituto Marangoni, di Milano).

La mia prima esperienza lavorativa è stato uno stage di 6 mesi presso l'ufficio stile Fay, gruppo Tod's, come assistente stile/prodotto. Ho mantenuto lo stesso ruolo anche presso Luisa Beccaria, dove sono rimasta circa un anno e mezzo, e alla Cris Conf, dove per 3 anni e mezzo ho seguito i flash di pronto di Pinko.


Dopo quasi 6 anni e mezzo di ritmi vorticosi e impossibili si è fatta sempre più forte e pungente la consapevolezza che la mia creatività non sarebbe mai stata appagata in questo modo.


Claudia, una nelle mie migliori amiche, mi ha proposto di mettermi in proprio, visto che in quei mesi avrebbe chiuso- causa trasferimento in un'altra città della sua proprietaria, Vanessa-  il Viper,negozio che per 10 anni ha conquistato Cremona per  il suo gusto originalissimo e sempre innovativo. Il Viper chiudeva e  le sue clienti sarebbero rimaste orfane, ma io avrei potuto "adottarle"  Claudia mi ha presentato Vanessa, abbiamo fatto amicizia, e così dalla costola del Viper è nato il mio negozio.








4) C'è qualche storia dietro il nome del tuo negozio Lovely Viper?

Volevo mantenere una continuità  con il vecchio Viper, ma si trattava di una nuova esperienza, una nuova realtà, e il nome doveva rispecchiare maggiormente me… un'altra mia carissima amica (Elisa Boldori, creatrice degli eventi Vanitas'Market) mi ha suggerito di addolcirlo per adattarlo maggiormente al mio stile… e così è nato Lovely Viper



5) Che cosa possiamo trovare nel tuo negozio?


Tutto ciò che rimanda a una femminilità senza tempo e non banale, tutte quelle cose che fin da piccola ti fanno mettere davanti a uno specchio e chiedere "sono bella?"

Sono abiti e accessori dal sapore vagamente retrò, che non seguono pedissequamente l'ultima moda ma che hanno una loro propria identità e coerenza.

Provengono prevalentemente da Inghilterra e Francia, dove questo stile è maggiormente condiviso, ma si possono trovare anche capi americani, spagnoli, ecc… io non pongo limiti, se non quello di proporre qualcosa di "fresco", nuovo eppure intramontabile, che possa piacere ora come tra 5 anni, che ti faccia sorridere soddisfatta ogni volta che apri l'armadio.

Non smetto mai di far ricerca, e se un marchio non mi soddisfa più lo abbandono e ne cerco altri che mi rappresentino più fedelmente.





6)Com'è il tuo rapporto con le clienti? Hai qualche episodio divertente da raccontarci?

Episodi divertenti ce ne sarebbero tantissimi… ma rimangono in negozio, come le confidenze!

La cosa bella è che dopo una prima reazione titubante, le mie clienti si sono abituate ed affezionate allo stile molto informale del Lovely Viper, che sembra più la stanza guardaroba di un'amica che un vero negozio. Il divano al centro non è di bellezza, ci si può sedere e chiacchierare, bere un caffè o un aperitivo, e intanto guardare e provare vestiti.

E così, nel corso di questi quasi 4 anni, le clienti si sono mischiate alle amiche (anche nei servizi fotografici).



















7) Una curiosità per i nostri lettori. Quando ordini la merce per il tuo negozio sono i vestiti che scelgono te o tu scegli loro?

Diciamo che in linea di massima ho un’idea ben precisa di ciò che desidero avere in negozio per quella determinata stagione e cerco, anche battendo a tappeto nuovi fornitori, finché non trovo tutto ciò che ho in mente…

Ma a volte capita di innamorarsi davanti a un abito o accessorio e dire:

"non mi serve… MA LO VOGLIO!!!"











Ecco i link per tenervi sempre aggiornati:

http://www.facebook.com/media/set/set=a.351774198207989.101211.100001262340295&type=3#!/lovelyvipercremona

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http://www.lovelyviper.com/News%21%21%21/News%21%21%21.html