venerdì 13 luglio 2012

La dolce leggerezza di ANGELA KINCZLY!


Stavolta una cantautrice solista donna. Angela Kinczly, che ha fatto della musica la sua vita. Partita con il primo album nel 2007 non si è più fermata  e per l'autunno è prevista l'uscita del suo ultimo lavoro. Il 15 luglio suona al LOW ROCK FESTIVAL. Non perdetevi il suono della sua inconfondibile voce.



1)Ciao angela come stai? grazie di esser qui.

Ciao e grazie per l'invito! Sono piuttosto carica: dopo due anni passati principalmente a immaginare, scrivere e registrare le nuove canzoni, ora finalmente stiamo provando il live, ho nuovi collaboratori e questa rinnovata energia è la cosa di cui avevo più bisogno!






2)Raccontaci la storia del tuo cognome?

Kinczly era il cognome del nonno materno prima che fosse costretto a cambiarlo in quello che mia madre porta tutt'ora, per ragioni storico-politiche legate al regime ungherese tra le due guerre. Lui, ungherese di origini anglosassoni, era un ufficiale dell'esercito d'Ungheria e il regime fortemente nazionalista di allora non ammetteva che i suoi uomini portassero nomi poco nazionali, pena l'espulsione. Il nuovo cognome fu infatti preso dal nome della città dove allora abitava, la seconda più grande città ungherese. Quando il mio progetto come musicista cantautrice ha iniziato a muoversi nel 2005 ho voluto adottare questo cognome d'arte per un desiderio di tenere vive le mie radici materne ungheresi e anche perché le sonorità che caratterizzano e ispirano la mia musica esulano dai confini italici che geograficamente abito.






3)Quando hai deciso che saresti diventata una musicista?

In famiglia non ho avuto esempi da seguire o da evitare, né particolari stimoli o spinte, e quindi ho iniziato il mio percorso nella musica all'età di dieci anni in maniera autonoma, per gioco e per caso. Da allora, è stato un crescendo di coinvolgimento, di attaccamento, fino al punto in cui ti rendi conto che senza non saresti quello che sei. Si tratta di un amore profondo, con le sue grandi gioie e i suoi dolori, le sue sfide e i suoi doni insostituibili, e ogni giorno decidi di essere musicista, di esserlo sempre meglio. Questo era l'aspetto poetico della risposta! In pratica, al momento, essere musicista per me significa soprattutto insegnare musica, questo è il lavoro grazie al quale posso mantenere in vita le mie collaborazioni ed esperienze musicali che scelgo sempre in maniera molto slegata dall'aspetto economico. Non ho mai suonato in una cover band né al soldo di altri progetti, suono solo dove provo coinvolgimento e sento di fare un'esperienza che mi accresce, ma non lo faccio apposta a scegliere sempre situazioni mal retribuite! Mi sa che oggi gira così per la grande maggioranza, purtroppo.


4)Che sensazione hai provato nel 2007 quando hai pubblicato il tuo primo album?

Grande emozione nel vedere concretizzati dei piccoli traguardi e insieme desiderio di andare oltre, sensazione tutto sommato fisiologica. Oggi, passati 5 anni, lo sento ancora molto attuale perché segna un percorso che ho in parte tralasciato e che vorrei recuperare. Riesco a vedere meglio ciò che allora ho fatto in maniera inconsapevole, a cogliere la bellezza e l'unicità che l'ingenuità delle prime imprese, con i suoi limiti, porta sempre con se' .



5)Com'è stato lavorare con max gazzè?

E' un grande musicista, ho sempre apprezzato le sue canzoni pur non essendo una sua vera fan, e infatti ero molto emozionata all'idea di condividere questa esperienza con lui, temevo di essere impreparata! E invece, purtroppo all'epoca stava attraversando un momento complicato della sua vita privata e quindi non era particolarmente concentrato sulla questione musicale, diciamo che non si era preparato proprio al massimo per l'occasione! Questa cosa mi ha rilassata molto, unita poi al fatto che è un uomo estremamente gentile e simpatico, anzi, divertente, oltre che affascinante: sin dal primo istante in cui è entrato in sala prove ci ha contagiati tutti con le sue battute, tipo "Sono già sudato come un bue sumero" detta con la sua esse un po' interdentale!! Il suo modo di essere e di raccontare si riflette benissimo nei testi delle sue canzoni e nel personaggio Gazzè che ne risulta, e per questo l'ho apprezzato ancora di più!





6)Come sta andando la creazione del tuo nuovo album? e quando è prevista l'uscita?

La creazione è stata lunga e laboriosa, sia in fase di scrittura dei pezzi che in quella, ancora non del tutto terminata, di arrangiamento e registrazione. Ho voluto affrontare tutto da sola, senza lo scambio e il supporto creativo che prima invece trovavo in Isacco (con lui ho in parte scritto e interamente prodotto il primo disco). Varie volte mi sono sentita persa, avendo intrapreso una nuova strada con segnaletica scarsissima! Questo disco è stato prodotto insieme a Stefano Castagna, già produttore del precedente EP "Phoenix", ma tutto il percorso e il processo sono stati molto solitari, volevo basarmi solo sulle mie forze e confrontarmi con situazioni poco comode, scavare a fondo senza affondare nei meandri dell'ipercerebrale, scoprire una semplicità senza fronzoli di superficie, confrontarmi con la scrittura dei testi solo in italiano, senza però avere riferimenti musicali italiani forti. Una scelta sicuramente al confine tra follia e saggezza, masochismo e istinto di sopravvivenza, ma poi il risultato è comunque, più banalmente, un mucchietto di canzoni sincere e ben fatte (almeno al meglio delle nostre possibilità). L'uscita è prevista per l'autunno (magari come regalo per il mio compleanno a ottobre!).




7)Hai qualche episodio divertente, strano accaduto nel tuo percorso d'artista da raccontarci?

Sono pessima nel raccontare barzellette e ricordare aneddoti all'occorrenza, ma posso dire che tutto fin qui è stato anche molto divertente, tante risate di quelle che ti fanno rotolare a terra! Episodi strani, anche quelli ce ne sono stati… come quando durante un concerto in omaggio a Nick Drake a Firenze insieme a Marco Parente, Roberto Angelini, e Robert Kirby a dirigere l'orchestra, il pubblico in sala, pagante, attento, affettuoso, durante una pausa di quelle sature di concentrazione e silenzio magico tra un brano e l'altro, si è sentito dire da Parente: " Ma vi state divertendo? [applausi] No, ecco, perché o siete tutti veramente concentrati, tutti con lo spartito di Nick Drake in mano, o se no siete un po' stitici, ecco." Noi sul palco ci siamo guardati un po' straniti, mi è sembrata un'uscita abbastanza fuori luogo, sorridevo incredula mentre temevo che da un momento all'altro ci lanciassero le uova marce! No replay dal pubblico educato e bastonato! Per fortuna, Kirby ha prontamente dato l'attacco all'orchestra e la musica strepitosa di Nick Drake ha lavato via tutto.




Ecco il link dove poter trovare tutte le info:
http://www.angelakinczly.com/


e il link della data al LOW ROCK FESTIVAL:
http://www.facebook.com/#!/events/383806051673780/


 

martedì 10 luglio 2012

VERBAL, suono puro.


Verbal. 5 ragazzi. Tra i 20 e i 40 anni. Messi insieme dalla passione per il suono, quello non contaminato dalle parole. Il suono puro. Disco d'esordio, che prende il nome dal gruppo, registrato direttamente in presa diretta. Sei tracce con ognuna un proprio mondo, una vita propria ben distinta dalle altre ma che si fondono per diventare un tutt'uno di energia. Le buone vibrazioni esistono, e loro ne sono la prova. Il 13 luglio al LOW ROCK FESTIVAL di bagnolo mella.


1)Ciao ragazzi come state? grazie di esser qui.
   
 Ciao, ti ringrazio per l'interessamento!
 Bene, ci prodighiamo per mantenerci sereni, ciascuno secondo sé stesso.




2)Iniziamo con una curiosità.Da dove deriva il vostro nome?
 
Il nome deriva da una ricerca collettiva, fra noi cinque: l'abbiamo scelto
poiché ci pareva sufficientemente ironico, considerato che suoniamo musica strumentale senza verbo, senza la parola intesa come portatrice di significato.



3)Come e perchè avete deciso di formare un gruppo?

Il come é stato casuale: dopo anni di conoscenza ci siamo incontrati decidendo prima di suonare
assieme, di conoscerci musicalmente.Abbiamo notato poi affinità e complementarietà fra i distinti approcci musicali individuali, pertanto il processo di avvicinamento é stato molto spontaneo e questa é la ragione che ci ha spinti a proseguire.




4)come descrivereste la vostra musica? e da dove prendete ispirazione?
Parto dal "cosa" é la nostra musica: prima d'esser musica, é un contenitore ed in essa si riversano e prendono forma idee, sensazioni, esperienze, intuizioni, la quotidianità. Stilisticamente parlado, ciascuno di noi coltiva il proprio gusto e ciò che suoniamo é una sorta di mosaico di influenze che vanno dal Minimalismo al Post-Punk, dalla Dub al Kraut-rock, dagli esperimenti vocali di Patton ai suoni monolitici dei Sabbath.






5)Il vostro primo disco come sta andando? e che progetti futuri avete?

Abbiamo ricevuto riscontri molto positivi, questo ci onora.
Sai, alla realizzazione di questo album hanno collaborato molte teste, non solo le nostre cinque: ad esempio Marcello Mantovani, il tecnico del suono, é stato decisivo per la creazione della pasta sonora delle tracce, oppure Alessandro, con Neverlab, ci ha offerto la propria esperienza per quanto riguarda la gestione delle tempistiche e delle dinamiche di pubblicazione.  Al momento abbiamo progetti relativi al futuro prossimo: siamo concentrati sul tour, per conoscerci e per conoscere!





 
6)Oltre alla data del low rock, avete qualche altra data estiva?

Si, ne abbiamo, queste son quelle imminenti:
14/07 Sottosuolo Clash, Edoné a Bergamo con i Ronin
15/07 Creature Festival, Lodi
03/08 Filagosto Festival, Filago (Bg) con Zen Circus
   
Il calendario aggiornato lo pubblichiamo qui: http://www.verbalband.com/blog/tour-dates/





7)Parlando di tour, qualche aneddoto divertente da condividere con noi?

Sai, fra di noi scherziamo moltissimo, diciamo che manteniamo un buon livello di ilarità, per questo non ricordo al momento un aneddoto che spicchi sugli altri.



Ecco i link per continuare a seguirli:

http://www.verbalband.com/blog/
http://soundcloud.com/verbaltrust
http://verbalband.bandcamp.com/
http://www.myspace.com/verbaltrust
http://www.neverlab.it
http://twitter.com/verbalband


Ecco il link della serata del LOW ROCK:

http://www.facebook.com/#!/events/368332723220230/

lunedì 9 luglio 2012

DIMARTINO, profumo di sicilia.

Antonio di martino, classe 1982. In arte Dimartino. Le sue note ci arrivano direttamente dalla sicilia, più precisamente da Palermo sua città natale. Da poco è uscito il suo secondo album "Sarebbe meglio non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile (Picicca Dischi). Primo singolo estratto "Noi non siamo alberi" dal quale poi è nato anche un video. Tra le sue date estive passerà anche dalla bassa bresciana facendo una capatina al LOW ROCK FESTIVAL di bagnolo mella il 15 luglio.

 




 

1)Ciao, come stai? e grazie di esser qui.

Benissimo sto rifacendo le valigie e non vedo l’ora di venire a suonare al vostro festival.

2)Quando hai capito di voler diventare un musicista? e da chi hai preso ispirazione?

Non so se ancora l’ho capito, in realtà vorrei fare anche tantissime altre cose. Mio fratello suonava, ho imparato col suo basso.





3)Per te che vieni dalla sicilia com'è stato il percorso per farsi conoscere in tutta la penisola?

Penso che ancora devo fare molta strada prima di farmi conoscere veramente. Naturalmente dalla Sicilia è tutto molto distante e questo è un male ma anche un bene. Naturalmente oggi con la rete è tutto più semplice anche se la geografia non la puoi cambiare.





4)E'da poco uscito il suo secondo album, ci vuoi spiegare la scelta del titolo?

Mi sembrava coerente col disco cercavo un titolo breve che riassumesse questo concetto ma non l’ho trovato, ho preferito lasciarlo così come mi era venuto la prima volta.

5)Parliamo anche del video. Com'è stato girarlo? C'è stato qualche momento d'imbarazzo?

Mi sono sentito molto a mio agio pur non essendo abituato a farmi vedere nudo in giro, è stato girato tutto in un paio d’ore e in un modo molto naturale , mi dispiace che è stato censurato. Credo che in televisione come su youtube ,ci siano delle cose molto volgari che non passano dal giudizio dei censori perché assecondano logiche pubblicitarie.







6)Del tuo "vagabondare" per l'italia, ti è rimasto qualche anedotto da raccontarci?

Una volta in autostrada eravamo nella nostra poderosa multipla e ci ha superato a destra un cavallo scappato da non so quale fattoria ci siamo sentiti per un attimo in un film di Sorrentino.







Ecco i link dove continuare a seguirlo:




e il link della serata del low rock:



domenica 1 luglio 2012

ATMOSFERA BE FOREST

BE FOREST arrivano dalla costa,precisamente nascono a Pesaro.In tre compongono questo gruppo: Erica terenzi (drums and vocals)
Costanza delle rose (bass and vocals) e Nicola Lampredi (guitar).

I loro suoni e la voce sussurata in modo dolce quasi una ninna nanna riportano alla mente le immagini del mare d'inverno.Una sensazione di una calda solitudine che ti abbraccia. Facile fare paragoni con sonorità
di tempi passati, ma i be forest si tengono ben lontani dai revival.

Ma sta di fatto che sono legati a quei suoni che hanno caratterizzato
gran parte degli anni '80.Per chi è più attento ai dettagli infatti, già il loro nome sembrerebbe un omaggio ai THE CURE. Da poco è uscito il loro
primo lavoro dal titolo "COLD" con il quale gireranno vari festival quest'estate.

Tra le date vi ricordo quella del LOW ROCK FESTIVAL il 14 luglio a bagnolo mella.




                                               Be forest- Thrill

1)Ciao ragazzi, come state tutto bene? grazie di esser qui.

Erica: tutto bene grazie!

2)Partiamo dalla domanda più banale e scontata, ma sono curiosa. Il vostro nome da dove deriva?

Erica: in realtà dietro il nome non c'è una storia o unaneddoto particolare... dopo qualche mese di anonimato, nicola se ne è uscito con "be forest." ed era perfetto perchè richiamava quell'attitudine che ricercavamo, quegli ambienti che vedevamo proiettarsi nelle pareti della sala prove...
I cure non c'entrano, o almeno, la scelta del nome non è stato un diretto tributo ad "a forest", anche se in definitiva credo sia uno dei loro miglior pezzi.







3)Come vi siete conosciuti, e come avvenuta la decisione di formare questo gruppo?

Erica: nicola e costanza avevano in mente di fare un progetto musicale, qualcosa di molto minimale, chitarra, basso e drum machine credo.
Dopo poco tempo si sono resi conto che avevano  bisogno di qualcosa/qualcuno in più per concretizzare quello che era la loro idea di partenza.
Dopo poco sono arrivata io e da quel momento è partito tutto.
 




4)Parlateci un pò del vostro album "COLD".

 Erica:"cold" è la nostra prima creatura, uscita nel marzo 2011 per la WWNBB.
essendo appunto il primo album è molto genuino, immediato, non credo che abbia bisogno di presentazione tanto è semplice, basti pensare alla sintesi del titolo per capire un pò quello che è il nostro mondo.
Le tracce sono state scritte in veramente poco tempo; per quanto ci riguarda è stata una prova forte della coesione e soprattutto della voglia di fare.
 


                                                         Be forest- Florence (Cold)


5)Quali sono tutt'ora i vostri gruppi di riferimento?

Erica: veniamo da percorsi musicali più che differenti quindi è impossibile trovare delle linee guida comuni   ed è forse questa  la cosa che mi piace di più. quando si butta giù una canzone ognuno ha in testa un'idea diversa; alla fine ce n'è sempre una che prevale ma le altre non si cancellano, si manifestano sotto forma di sfumature.
 



6)Siete pronti per il vostro tour estivo?

Erica: super pronti! testa libera da università o lavoro e via che si parte.



7)Una curiosità per i nostri lettori, durante questa vostra collaborazione e mai successo qualcosa di divertente, imbarazzante?

Erica: adesso su due piedi non mi viene in mente niente di esageratamente imbarazzante, ma io ho una memoria pessima!





Ecco i link per continuare a seguirli:




Ed ecco il link della serata che faranno al LOW ROCK: